La famiglia TESTONE dalla seconda metà del Settecento – Appendice Documenti

Copertina

Copertina – Lettera da Piedimulera del 18 (manca il mese a causa di una perdita del documento) 1765 (Archivio Privato Saverio Albasini, Losanna)

Informativa

I documenti illustrati di seguito sono conservati in parte presso l’Archivio Privato Sanerio Albasini di Losanna ed uno presso l’Archivio di Stato di Novara, Prefettura dell’Agogna busta 578, atto notarile del 26 9bris 1757.
L’Istituto Pubblico conservatore della documentazione, riprodotta in modo parziale o totale, è l’Archivio di Stato di Novara come da Autorizzazione alla pubblicazione di testi e immagini relative al Fondo Prefettura dell’Agogna busta 578, documento “atto notarile datato die 26 9bris 1757” rilasciata dal Ministero della cultura – ARCHIVIO DI STATO DI NOVARA con sua nota prof. 0001019 Class. 28.10.13 / 1.15, Segnatura MIC|MIC_AS-NO|29/06/2023|0001019-P.
Analogamente, l’archivio privato di Saverio Albasini di Losanna aveva concesso a suo tempo l’autorizzazione alla pubblicazione dei suoi documenti.
È fatto espresso divieto di ulteriore utilizzo delle riproduzioni.

Archivio Privato Saverio Albasini, Losanna

A) …1752 A di 25 lulljo Anttonnjo e andrea fratelli Chalpinj rizevjarno dal signor Steffano Albasino detto Chardjno per saldo  del inttarresso da ogi jndiettro lire jmperjalle Novantta doe soldj ot, djcho £ 92:8.
jn fede… 
(Figura 1).

Archivio Privato Saverio Albasini, Losanna

B) …Piedimulera 18 (manca il mese per strappo) del 1765
Al Sig.r Steffano Albasino
Vanzone
Ieri si è fatta al Sig.r Domenico Cadorna  L’esibizione di N°. 800 doppie nuove di Francia, con di più un credito di £ 8327. assegnato dal Rabbaglietti senza però obbligazione di mantenerlo. Si è stesa La forma del contratto, ed è stata esibita al suddetto da sottoscriversi, se L’accettava. Il Cadorna non ha scritto nulla ha detto sopra L’esibitione, soltanto disse, che avrebbe fatto il contratto, ma riservandosi per sè un quarto, La qual condizione non si è accettata da noi, e perciò nulla si è concluso. Ora immaginiamo che il medesimo vi porterà costì per informarsi, perciò se potete agevolare L’affare per mezzo di Amici sicuri fatelo, facendogli parere vantaggioso il contratto, in maniera però, che non ci vadi di mezzo nè la coscienza, nè L’onoratezza. Dalla qui acchiusa de’ Usi intenderete meglio. V’avverto solo per V.ra regola, che presso del detto C. ha fatto la comparsa solo il S.r Giacomo, quasi in qualità di Malossaro, senza nominare però alcuno, e salvi cav.e vi Blesse.
per Giacomo Rabbaglietti, e Comp.j(Copertina)

Archivio Privato Saverio Albasini, Losanna. Lettera del 13 marzo 1788 (?)

C) …13 marzo 1788 (probabilmente) Car.mo Zio. Novara (…)
Ho ricevute due vostre Car.me con piacere (…), e le notizie della Cava, di cui (…) Pestarena.
Non posso che approvare e lodare gli
(…) del lavoro in bene della Cava istessa sperando, che (…) miglior aspetto. Mi rincresce la perdita di Stefano Albasini e suo Nipote, i quali procuro di suffragare nelle mie Messe. Non mi stupisco dell’osservare del S.r Giannino; egli da noi ha imparato a pretendere i conti minuti, ed or vorrebbe quello che non vien saputo praticare con me e miei Fratelli; Ma da voi è stato almen soddisfatto della sua curiosità, e noi siamo ancora all’oscuro de suoi conti imbrogliatissimi. Le nuove di questo paese sono che si sentono molti ladri all’intorno, non vi è neve, cresce il riso farsi per la guerra dell’Imperatore col Turco. dal S.r Albasini più ora (…) alcun ragguaglio del discapito avuto nell’ultimo lavorerio. (…) con mia Famiglia procurate di conservare pure la vostra (…) auguro moltissimo nell’atto che mi confermo
V.o Aff.mo Nipote
Giuseppe Rabbaglietti
P.S. oggi 28 sud. Ha ricevuto dal d.o S.r Albasini il ragguaglio del discapito che più ora abbiamo, e dello strambo procedere di Giannino, che ha goduto la sua parte di oro senza pagare le spese.
Al Riv.mo Sig.e Sig.r e P.rone
(…)

Il Sig.r Francesco Antonio Gorino Chitola
Vanzone
ricevuta il dì 13.
marzo... (Figura 2).

Immagine citata nel testo

Figura 2 – Lettera del 13 marzo 1788 da Novara (Archivio Privato S. Albasini)

Archivio di Stato di Novara, Prefettura dell’Agogna busta 578, atto notarile del 26 9bris 1757.

Nel Nome di Dio l’anno della sua Natività mille settecento cinquanta sette giorno di Sabbato li ventisei del mese di Novembre, e nella Stua dell’inf.o Sig.r Gia.co Governore sit. nel luogo delle Valleggie Vanzone.
Sicome l’inf.i Sig.ri Giacomo Governore, Giacomo Rabaglietto, e Felice Berta sono solidalmente investiti della rag.ae delle Miniere; quali cavan Metalli sitj nella Valle Anzasca da Sua Ecc.a il Sig.r Conte Fedrigo Borromeo, e (…) dicessi constarre la verità di qu.to Instr.o rog.o dal S.r D.re Not.o Gariboldi in Milano nell’ultimo Mag.o anno corrente 1757, o come in quello al quale, sono richiesti dall’inf.o Sig.r Cap.no Testone come anche affittuario del S.r Domenico Cadorna di vogogna o sij come s’asserisce per contratto accenato dal S.r D.re Not.o Giulio Blardone nel giorno due del cadente 9bre al quale, di lavorare l’inf.e Cave o porzioni d’esse per anni due incominciati il primo del corrente mese, et anno mediante l’inf.i pagamenti, e patti; con che Li preff.ti Sig.ri Giaco Governore fu tacitamente emancipato del S.r Gio, Giacomo Rabaglietti fq.m Giaco ambi  due del luogo di Vanzone, e Felice Berta fq.m  Pietro di Bannio Valle Anzasca tutti tre quivi presenti come solidalmente investiti come sopra per una parte, ed il Sig.r Cap.no Bart.lo Testone fq.m altro del d.o luogo di Bannio, tanto per la persona sua propria quanto come affittuario come s.a del S.r Domenico Cadorna per la di lui parte spettante nell’inf.e Cave, o sijno Miniere, pure quivi presente, per l’altra parte.
Volontariamente, ed in ogni altro miglior modo vicendevolmente ed a vicenda sono venuti, come divengono all’inf.i patti, ed accordi e convenz.ni da attendersi, ed osservarsi a titolo  di solenne, ed inviolabile osservaz.ne, ed in ogni altro miglior modo sotto la reciproca vicendevole obbligaz.ne e reff.ne.
Ed in q.o luogo hanno convenuto, e c.convengono che il d.o S.r Capitano Bart.lo Testone anche come affittuario come sopra possa liberamente lavorare, et far lavorare l’inf.e Cave, e porzioni d’esse per anni due incomincianti il primo del corrente mese di Novembre, e che terminino e saranno terminati li 31 8bre dell’anno 1759 con macinare la miniera a Molino; come si dirà solamente, esclusivamente pero da fare lavorare, o rittenere per compagne nel ricavo delle medeme.
L’inf.e persone come pure si dirà mediante il dovuto previo anco per le cave di communione tanto a farsi d’una parte, che dall’altra prima d’incominciare il lavoro delle stesse, e senza però precipitare le d.e Cave, e le Cave e porzioni d’esse sono, cioè:
La Cava vecchia della piana dell’Oro territorio di Macugnaga con scolatoio spettante alli d.i Sig.ri Cap.no Testone e Domenico Cadorna, e per due terzi alli d.i S.ri Giaco. Governore, e Giaco. Rabaglietti.
La Cava del Crotto del Fornale dentro nel Crotto (…) pred.o. spettante per intiero alli d.i Sig.ri Cap.no Testone, e Cadorna.
Piu la Cava del Pozzone, o sij Rottone divisa col fu Sig.r Cap.no Respini e per la parte alli d.i Sig.ri Cap.no Testone, e Cadorna, territorio pred.o, con che non sij lecito lavorare questa cava nel volto accioche l’Aqua del fiume Anza non entri nella d.a Cava.
Piu la Cava della Caccia per metà spettante alli d.i Sig.ri Cap.no Bart.lo Testone, e Domenico Cadorna, e per l’altra metà al S.r Felice Berta servito pred.o.
Piu la Cava della Quarazzola nella metà Meri di Tomasino territo sud.o, e per metà spettante come sopra.
Piu la Cava del Cavetto con tutti li Cavetti annessi, e loro scolatorij spettanti per intiero alli d.i Sig.ri Capitano e Cadorna sit. nel d.o territ.o nella Val Rossa nel Giavinone sotto. e sopra.
Piu la Cava della Scarpia per la terza parte spettante alli d.i Sig.ri Capitano Testone, e Domenico Cadorna, per altra terza parte al d.o Sig.r Governore, e per l’altro terzo al d.o S.r Felice  Berta, it. come sopra.
Piu con patto che la miniera di questa Cava della Scarpia per la minore spesa si debba macinare tutta unitamente a spese comuni delli d.i S.ri porzionarij, e ciascuno sia tenuto alle d.e spese per la respettiva parte, ed in caso che qualch’uno delli d.i S.ri porzionarij volesse dividere la detta Miniera questo sij obbligato a pagare il Uomo che la dovrà dividere con tirare ogni volta le sorti.
Piu la Cava del Minerone sopra il Ponte di Morgano territo. pred.o spettante alli d.i Sig.ri Cap.no Testone e Cadorna.
Con che però il d.o Sig.r Cap.no Bart.lo Testone possa lavorare, e far lavorare le d.e Cave per la parte e porzioni spettanti come sopra alli d.i Sig.ri Cap.no Testone, e Domenico Cadorna nel termine pred.o d’anni due incomincianti come s.to il giorno p.° del corrente mese 9bre, con far maccinare la Miniera a Molino come il solito, non venendo altrimenti convenuto, e permesso dalli d.i Sig.ri Governore Rabaglietti, e Berta perche così.
2°   resta convenuto che il d.o Sig.r Cap.no Bart.lo Testone non possi fare lavorare ne lavorerà in compagnia le d.e Cave col R.o P.te S.r Bart.lo Vanzina passato il prossimo mese d’Aprile 1758 in avanti, non da oggi in avanti e durante la presente convenz. colli Fratelli Giuseppe, e Domenico Rabalietti de Ronchi di Vanzone, con Gio Fraglia Piemontese delli Mond(elli) con Gio Batta Strologo, Gio Batta Castellano di Vanzone, atteso che queste persone sono industriate a ricercare Cave, e quelle lavorare con profitto dalli d.i Sig.ri Affittuarij Governore, Rabaglietto, e Berta, e perche così è.
3°   resta convenuto a tenore di quanto sopra, che il d.o Cap.no Bart.lo Testone durante il d.o termine d’anni due, e non di più, sij assoluto padrone del Ricavo che ha fatto dal primo del corrente 9bre e che farà in appresso sino all’ultimo Ottobre 1759 dalle di sopra nominate Cave, e porzioni a lui spettanti anche come affittuario del d.o S.r Domenico Cadorna, così anche in tutta la Miniera che averÀ ricavato dalle d.e cave entro il d.o Termine, benche non fosse ancora macinato, mediamte l’inf.i pagamenti come si dirÀ, perche così è.
4°   resta convenuto che il d.o Sig.r Capitano Bart.lo Testone debba pagare per quanto, e come sopra Zechini Gigliati effettivi n° trecento trenta trè, e lire cinque Imp., dico Zechini Giliati n° 333 e lire 5 Imper. alli d.i Sig.ri Giacomo Governore, Giacomo Rabaglietti, e Felice Berta, o a chi di ragione ripartitamente nell’inf.i termini, cioè delli d.i Zechini Giliati n° 333 e lire 5, ne pagarà n° trentatre Giliati e lire cinque Imp. nel primo Genaro dell’anno prossimo futuro 1758. altri Giliati n° sessantasei, e lire dieci nel primo Mag.o del dett’anno 1758, altri Giliati nel primo Settembre di dett’anno n° sessantasei, e lire dieci Imp.; e così altri Giliati effettivi n° 33., e lire 5. nel p.° Genaro 1759., altri Zechini Giliati n°66. e lire 10. Imp. nel p.o Mag.o e l’altri Giliati 66, e lire 10 nel p.o settembre dett’anno 1759. E quando mai ild.o S.r Cap.no Bart.lo Testone cessasse di pagare in qualche termine la d.a respettiva somma come sopra, passato un mese dal prefisso termine del d.o pagamento esso decada dalla ragione delle d.e Cave anche come affittuario del d.o S.r Cadorna, ma che li d.i S.i Governore, Rabaglietto, e Berta di propria autorità potranno impossessarsi delle d.e Cave e di quelle lavorare, e far lavorare a suo piacimento senza premettere alcun atto, ne forma di Giudicio perche così resta pattuito, e convenuto sotto la reciproca (…) d’ogni spetie, e  per che così è.
5° resta convenuto che quanto sopra sia senza pregiudizio delle ragioni del d.o Sig.r Cap.no Bart.lo Testone di poter lavorare l’altre di lui Miniere, e quelle poter lavorare mediante il dovuto pagamento come si usa, o verrà convenuto, alli d.i Sig.ri Affittuarij, o a chi e perche così è.
6° resta convenuto, che passati li d.i anni due ciascuna delle sovrad.te parti resta nelle sue ragioni come prima della presente Convenzione, cosi anche per rispetto delle ragioni del d.o S.r Domenico Cadorna perche così è.
 Ed in confermaz.ne de quanto sovra rinonziasi dalle dette parti vicendevolmente a qualunque lescione, e benef.o di Lege, e Statuto & e si sono sottoscritte di proprio pugno, e carattere, il giorno, et anno pred.i.
Subscripta
Io Giacomo Governore figlio di Giò afermo quanto di sopra.
Io Giacomo Rabaglietto figlio del q.m Gia.mo affermo come sopra in fede.
Io Felice Berta figlio q.m Pietro affermo quanto sopra.
Io Cap.no Bartolomeo Testone affermo, e prometto quanto sopra.
Io Carlo Zanetto f.o di Stephano Zanette fu presente per testimonio.
Io Antonio Rabalietto q.m Giò testimonio.
Subscipta cum parvo tabellus signo. Ego A.C. Jpseph M.a Ferronus fq.m alim (…) Not.ij d. Franci An.tij de Bannio sub.us utraque auctate de (…) Novarie Not.us attesta  me vidisse  fieci precedentes subscript.nes a manibus et caracteribus (…) DD. Jacobi Guvernorij, Jacobi Rabalietti, Felicis Berte, et Cap.ni d. Bart.li Testoni et Testius pred.us, nec non et attestou pred.a esse facta in presentia Testis Stephani Zanetti fq.m Joseph, cum ipse dixit nescive scribeur et suo fide hic me subscripsi d.a.
Die 26. 9bris anni 1757.
Ita est et suo fide hic me subscripsi pro d.is DD. Gubernorio, Rabalietto, et Berta tanta hac die 4. Junij 1758.
Ego J.C. Not.us Ferronus suprascriptus… (Figura 3 e Figura 4).

Bibliografia

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Questo articolo fa parte di una serie di scritti presenti sul sito relativi all’oro, alla sua natura e presenza in Italia Settentrionale, con particolare riferimento ai giacimenti ed alle miniere della Valle Anzasca (VCO).

…In Macugnaga Valle Anzasca vi sono delle Bocche … d’oro e li loro Molini … lavorano quotidiana.te col Mercurio…

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