Archivio Mensile: Agosto 2022

Le dune, un ambiente fragile

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Da alcuni giorni è vivida, sui media e sui social, una polemica sul concerto di Jovanotti previsto sulla spiaggia di Vasto. Il problema? La spiaggia di Vasto è una zona protetta, o meglio lo era… La zona di vasto è una spiaggia caratterizzata da un ambiente dunale. O meglio lo era perché già una volta è stata distrutta per fare posto alle attrezzature per il concerto e poi è stata ripristinata. A questo punto definire quell’area (ex protetta) un ambiente naturale è un po’ azzardato. Rifare il concerto dopo la rinaturalizzazione della spiaggia è discutibile.
La spiaggia di Vasto era protetta perché è un’ampia area dunale. Non si vuole qui entrare nel merito dell’opportunità o meno di spianare un’area di spiaggia con un sistema di dune (naturali o meno) e di portarci 50.000 persone urlanti e scatenate. In questa sede si cercherà solo di spiegare cos’è un ambiente costiero a dune.

Ancora su piastrelle e mattonelle: Delft

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Una necessità dei palazzi spagnoli furono, dal Seicento, le pareti rivestite di ceramica. Queste funzionavano un po’ come l’aria condizionata attuale. Analogamente valeva per i pavimenti. Così si rendevano freschi gli ambienti, ma anche puliti. Gli abiti indossati dalle persone non si sporcavano come avveniva invece con gli intonaci comuni.
Questo uso spagnolo si diffuse anche nei Paesi Bassi che, allora, erano un Governatorato del Re di Spagna.
Ma non solo, più tardi si trovano esempi anche nelle ceramiche di Capodimonte e di nuovo in Spagna.

La Torta dei Fieschi – A Lavagna e Cogorno tornano le feste fliscane

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Copertina – Il Conte Opizzo Fieschi e madonna Bianca de’ Bianchi, senese. A.D. 1230. Proemio Dopo due anni di difficoltà legate alla pandemia e al distanziamento, tornano nel Levante gli appuntamenti legati all’epopea dei Fieschi. A metà tra storia e leggenda, Lavagna con la Torta dei Fieschi (Figura 1) e Cogorno con Addio do Fantin (Figura […]

Azulejos e laggioni

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Marisa MACCAGNO ripercorre, in questo articolo, l’origine delle azulejos, le tipicissime ceramiche portoghesi.
Un’origine molto varia ed eclettica che prende spunto da paesi ed artisti differenti. Da Anversa con evidenti influenze asiatiche, a Urbino. Infine diviene poi una tipicità portoghese. Ma qui, fra Quattro e Cinquecento, vengono ricercate nuove tecniche e materiali, soprattutto per i colori. Nuovi impasti e nuovi minerali concorrono a comporre ceramiche sempre più apprezzate da nobili e clero. Ed in questo periodo giungono alla ribalta artisti genovesi che contribuiscono a portare in patria il meglio di quest’arte e di questi prodotti. Sono i laggioni che a Genova rappresentano un momento di diffusione artistica il cui apprezzamento merita un viaggio.