Capitoli per coltivare una miniera in Valle Anzasca nel Seicento – Appendice Documenti

Copertina

Copertina – La prima e l’ultima pagina dell’Accordo BORROMEO-D’ADDA (Archivio Civico di Milano, Trivulziana, Archivio D’ADDA-SALVATERRA, Cart. 2)

Informativa

I documenti illustrati di seguito sono conservati presso l’Archivio di Stato di Milano, Commercio p.a., Cart. 220 fc. Valle Anzasca, Commercio p.a. Cart. 213 fc. Ossola e Archivio Civico di Milano, Trivulziana, Archivio D’ADDA-SALVATERRA, Cart. 2.
L’Istituto conservatore della documentazione, riprodotta in modo parziale o totale, è l’Archivio di Stato di Milano come da richiesta autorizzazione via mail a as-mi@cultura.gov.it. del 26 aprile 2023 08:51, protocollata con numero 2063/28.28.12 del 27 aprile 2023
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Richiesta del nominato de DOMINICI per eseguire ricerche di minerali vari nell’Ossola
(A.S.M. Commercio p.a. Cart. 220 fc. Valle Anzasca)

Ecc. Sig.re
Sopra notizia all’E.V. pervenuta di ritrovarsi nella Valle d’Anzasca, e giurisdizione di Vogogna, alcune Miniere d’Oro, e Piombo, si è la medesima servita con Decreti de 24 detto scorso Marzo firmati dal Segretario Bellini, incaricarci di renderla con la possibile brevità informata di quello ci risulta in questo particolare.
Abbiamo percio eccitato il Cancelliere Provinciale a rifferirci le risultanze, e questi ci ha rappresentato, che Giacomo Antonio de Domenici hebbe accorso all’E.V. esponendo, che sperava di poter ritrovare ne monti dell’Ossola, Vogogna, Omegna, e Vergante, o in altri Luoghi di questo Stato, dette Vene Minerali, d’Oro, Argento, Rame, Piombo, o altro, e pero suplicava L’E.V. ingiungere a questo Tribunale che disponesse la providenza più propria, e Le venisse concessa l’opportuna facoltà, di praticare le necessarie diligenze per cavare gl’ennuntiati Metalli; Onde l’E.V. fu servita con Decreti de 19 Giugno 1728 incaricarci divessimo dare sopra l’esposto la providenza, che havessimo formato convenire; per lo che eccitassimo il Regio Fisco, quale fu di sentimento, che si dovessero convenire col detto de Dominici, quelli stessi Capitoli che con altri in simili casi eransi praticati, e quelli stabiliti, se gli dovesse concedere la ricercata facoltà e renderne poi con nostra Consulta intesa L’E.V.
Rimase pero il Tribunale in attenzione di che detto de Dominici comparisse, per darsi à conoscere, e stabilire gl’accenn.i Capitoli, giusto quanto haveva ricordato il Regio Fisco, mà non è più comparso, onde non s’è potuta dare providenza veruna.
Cio è quanto puo questo Tribunale rassegnare all’E.V. su questo particolare, in venerazione dell’incaricatoci coll’ennuntiato Decreto de 24 detto scaduto Marzo, ed alla medesima facciamo dis.ma riv.za.
Di V.E.
Milano 3. Aprile 1730… (Figura 1).

A.S.M. Commercio p.a. Cart. 213 fc. Ossola. Aprile 2, 1680

Ill.mo Tribunale
Per la cognitione, che tengono de minerali Pietro Pala, e Gio Batta Jachino del luogo di Macugnaga Ser.ri Hum.mi delle SS. VV. Ill.me hanno pensato riverentem.te esporgli, come à loro basterebbe l’animo d’andar indagando nella Giurisditione di Domo d’Ossola miniere d’oro; Ma per che non è posibile dare all’Ill.mo Tribunale per hora accertata relatione, se prima non gli vien concessa ampla licenza d’andar per d.a Giurisdittione facendo le dovute diligenze, per il di cui effetto gli bisognarebbero mesi sei incirca; Con obligo subito fatte le diligenze, che si convengano, quali anche potrebbesi dar il caso s’effettuassero prima del tempo accennato di venir à darne distinta notizia all’Ill.mo Tribunale, ed’insieme faranno la loro oblatione, con che venghino accertati, fatta ch’avranno la notificatione in ogni ampla forma, ch’essi à pari partito debbano esser à qualunque altri pretensori in simil caso preferti, dando però le dovute cautioni all’Ill.mo Tribunale, ch’in simil materia si richiedono; Perciò à piedi delle SS. VV. Ill.mo fanno ricorso.
Supp.le hum.te, restar servite, concederle, in primo luogo licenza di poter per spatio di mesi sei in’avvenire andar facendo le diligenze, che si convengono per d.o effetto per tutta la Giurisdittione dell’ossola, con che gli sia lecito prender quell’aiuto gli bisognerà; ed in secondo luogo accertargli, che trovando le miniere, che suppongono, debbano essi in pari oblatione esser ad’ogni altri preferti, impercioche richiedendosegli molte spese in huomini, et altro per tal causa, possino poscia haver speranza di godere in premio delle loro fatiche, e spese ciò ch’altri potrebbero aspirare doppo la notificatione da medesimi fatta, senza fatiche, spese, ne incomodi, e perciò, come cose molte giuste sperano dalle SS.rie VV. Ill.me ottenere, alle quali etc.
1680 2 Ap.le… (Figura 2).

A.S.M. Commercio p.a. Cart. 213 fc. Ossola. Maggio 2, 1680

…Miniere
1696
N°6
Ossola e Domo-d’Ossola
Gio: Batta Frat.li Jachini Pietro Pala
La permiss.e di far scavare nell’Ossola miniere d’oro
Mag.e Noves 
[…] per far le diligenze nelli monti di Domo d’Ossola, et sua iurisditione per ritrovar alcune miniere nel termine di un mese

Noi Presidente, e Questori etc.
Essendo stato fatto notificato al Tribunal n.ro dai Pietro Pala, et Gio: Batta Jachino, offerendosi di dar notitia opportuna di alcune Miniere d’oro, et altri metalli nelle Montagne di Domo d’Ossola, et sua Giurisditione nello Stato di Milano, et far le dovute diligenze à loro spese per ritrovar delle Miniere con obbligo subito fatte dette diligenze, di darne distinta notizia al Magistrato, et che faranno poi la loro oblatione, quando venghino accertati, che ad ugual partito debbano esser preferti ad ogn’altro concorrente, offerendo di dar le dovute cautioni à favore della Regia Camera à suo tempo, Supplicando il Magistrato concedergli Licenza di puoter fare le dette diligenze nel termine di sei mesi prossimi per tutta la Giurisdittione dell’Ossola et che gli sia lecito pigliar quell’aggiutto, che gli bisognerà, et assicurarli, che trovando dette Miniere, debbano esser preferti ad ugual partito con qualsiv.a altro concorrente in riguardo delle loro fatiche, e spese, che devon fare, accio gli altri aspiranti non habbino a godere le fatiche, e spese de med.i Supplicanti, et come meglio si contiene nel loro mem.le del tenor seguente.
Qual si è letto in Magistrato, et al tutto havutasi la conveniente consideratione, siamo venuti d’accettare d.o Notificato, et per puoter fare le ricercate diligenze, se gli concede termine d’un mese, con che si faccia la d.a diligenza, esperienza, e prova à spese d’essi Supp.ti, avisando poi il Trib.le, passato d.o Mese di quello rissulterà, et delli Metalli, che si trovaranno con ogni fedeltà, chiarezza, e distintione, tenendo à questo effetto un libro ben regolato, sopra quale si annoteranno le spetie, qualità, et quantità de Materiali, e Metalli, che si ritrovaranno con ogni chiarezza e distintione.
Milano 2. Maggio 1680… (Figura 3).

A.S.M. Commercio p.a. Cart. 213 fc. Ossola, doc. 26 giugno 1680

Pietro Pala et Gio: Batta Jachino
Ill.mo Tribunale
Nel termine d’un mese prescritto à Pietro Pala, e Gio: Batta Jachino Hum.mi Ser.ri delle SS. VV. Ill.me per andar facendo diligenze di ritrovar miniere nell’Ossola, non è stato possibile ritrovarne, che sette quali per esser di poca susistenza, e molto amorbate, sarebbero maggiori le spese di quello se ne potesse ricavare, e quandoche le SS.rie VV. Ill.me ne desiderino Le mostre per farne fare l’esperienza, saranno pronti ad ogni minimo Loro cenno; e perchè vi restano ancora alcuni Monti, e Valli Alpestri, carichi per anco di neve, ne quali se gli si avranno a fare le diligenze vi vorrà almeno tutt’Agosto; Pertanto alle SS. VV. Ill.me rinovano il ricorso.
Hum.te Supp.le restar servite, concedergli licenza almeno per trè mesi, atteso anco la distanza de luoghi, nel qual termine daranno alle SS. VV. Ill.me distinto ragguaglio di quello seguirà e quando che ne trovino di qualche susistenza, verranno subito con le mostre dalle SS. VV. Ill.me à far la loro oblatione;
1680 die 26 Junj… (Figura 4).

A.S.M. Commercio p.a. Cart. 213 fc. Ossola, doc. 13 luglio 1680

Ill.mo Mag.to
Per le miniere nell’Ossola
Essendo che Le SS. VV. Ill.me sopra memoriale sporto per parte di Pietro Pala, e Gio. Batta Jachino hum.mi Ser.i delle SS. VV. Ill.me concernente à permettergli nuovo termine per La diligenza di miniere nell’Ossola si sono servite ordinare gli mandino Le mostre delle già ritrovate, quali subito gli manderanno, Ma come che La maggior per speranza è in certi Monti, e Valli, sopra quali è stata molto tardi la neve, e quando non si valesse del bon tempo, e caldo di questo Mese, e d’Agosto, sarà ivi impossibile sino ad’un’altro anno potervi far diligenza, che però per non perdere La buona congiontura à piedi delle SS. VV. Ill.me rinovano il ricorso.
H.S. restar servite concederle licenza di poter fare d.e diligenze per tutt’Agosto venturo, che poi subito prenderanno le mostre, e faranno la loro oblatione, e le mostre delle già ritrovate quanto prima saranno consegnate al S. Ottolino.
Jachini per le miniere nell’Ossola
1680 Julj 13 (Figura 5)

1680 Aprile 2 […] si è scritta la lett.a al fiscal di Domo Dossola

A.S.M. Commercio p.a. Cart. 213 fc. Ossola, doc. 2 agosto 1680

Al Sig.r Fiscale di Domodossola
Si è concesso a Pietro Pala, et Gio. Batta Jachino facoltà di poter usare le diligenze, per vedere di ritrovare miniere nelle Montagne dell’Ossola un mese già scorso, et avendo, essi partitanti con altri mem.si supp.to il Trib.le di poter fare, et continovare esse diligenze per tutto il mese corrente d’Agosto, et prima di deliberare sopra la richiesta proroga, hà dessiderato il Mag.to haver le mostre di quello si è sin hora potuto ritrovare, come infatto essi Partitanti hanno mandato al Trib.le alcune mostre, che si son viste in Mag.rato, et al tutto havutasi la Conveniente consideratione, siamo venuti in parere di dire à V.S., come diciamo, che debba pigliar secrete inform.ni Stragiuditiali del Stato presentaneo di d.e miniere da essi partitanti scoperte in detti Monti dell’Ossola, et che speranza vi possi essere di ricavarne frutti ci sè metalli, et di che sorte, et in qual quantità, et subito nè avisi il Mag.to con ogni possibile chiarezza, et distintione, acciò vista dal Trib.le la relat.ne di V. S., si possa pigliar quella rissolutione che si stimerà conveniente per benef.o della Reg.a Cam.a, come se lo permettiamo dal buon zelo, che lei ritiene al servitio di S. M., che Dio guardi; Pro Seg.e Guardi V. S.
Milano 2. Agosto 1680… (Figura 6).

A.S.M. Commercio p.a. Cart. 213 fc. Ossola, doc. 6 settembre 1680

Ill.mo Tribunale
Hor avendo io per eseguire li stimatiss.i commandi de quali le SS.e loro ill.me con sue delli 2 passato e da me riceute se non li 13 d.o si sono degnate honorarmi, mancato di prendere segreta, e stragiuditialm.e tutte quelle informazioni che sono state possibili circa lo stato predestinato delle miniere, che in questi Monti dell’Ossola sono state scopperte da Pietro Pala e Gio Batta Jachini […] ricavato che la Miniera delli mentovati Appaltatori sin hora scoperta in un sito Montano della Communità di Montescheno Valle d’Antrona. E’ un certo filo grosso ò sia vena dal quale derivano altri otto fili longhi della stessa materia che alle SS. loro Ill.me quivi annessa invio . Che speranza poi vi possa essere di ricavarne non mi è stato possibile il saperlo: atteso che la andosi detta matteria à Molino come suogliono d.i Appaltatori non è così facile il conoscerlo. Vento che lavorandola à fuoco mi viene supposto sia per  essere di qualche frutto. La onde hò stimato per inviarne d.a mostra acciò facendone fare li assaggi possano le SS.e loro Ill.me sapere ciò potrà frutto. mentre facendoLe riverenza mi raffermo Delle SS.ie Loro Ill.me
Domo D’Ossola li 6 7bre 1680
Devot.mo Obb.mo Ser.e
Girolamo Valvassori… (Figura 7).

Immagine citata nel testo

Figura 8 – Il saggiare metalli. Illustrazione da PIROTECHNIA di V. BIRINGUCCIO, 1559, p. 127

A.S.M. Commercio p.a. Cart. 213 fc. Ossola, doc. 20 marzo 1696

Ill.mo Mag.to
Bartolomeo e Gio: Batta fratelli Jachini, et Pietro Pala Minerali Compagni della Valle Anzasca in Macugnaga, Giurisditione di Vogogna ser.ri hum.mi delle SS.rie VV. Ill.me intraprenderebbero l’assonta della Miniera d’oro, ch’è nell’Ossola Superiore dentro la Montagna di Camona già abbandonata da Mons.e Giuseppe Visconti, et Giuseppe Fortis, per non havergli potuto trovar alcun beneficio; Hora li Supp.ti in differente modo delli Sod.i vorrebbero Lavorargli, e per conseguenza con speranza probabile di ricavarne qualche frutto in beneficio della R.a Cam.a, e senza spesa alcuna della Medesima, e però alle Med.e SS.rie VV. Ill.me ricorrono.
Hom.te Supp.le, servirsi di concederle licenza per sei mesi prossimi di poter fare gl’esperimenti in d.a Miniera, et altre d’oro, che si potessero ritrovare in quelle parti, acciò trovando l’esperienza di lavorarle, se gli possa poi dalle SS.rie VV. Ill.me concedere la solita Patente con le capitola.ni concesse à Giulio Cesare Guillio, et altri in simil materia. Il che etc.
1696 20 martij
Du’modo experimentum fiat termino mensium quattuor concedatur… (Figura 9).

A.S.M. Commercio p.a. Cart. 213 fc. Ossola, doc. 19 gennaio 1720

Ill.mo Mag.to
Con decreto de 27: Maggio 1718, relativo ad altro de 5. Decembre 1714 si servivono le SS. VV. Ill.me eccitare il Cancel.re Prona.le perchè a norma del voto del Regio Fisco de 2 Decembre d.to anno 1714 informasse le med.e se da Concessionarij della ragione d’escavar Miniere d’oro, Argento, et altri Metalli, si corrispondesse alla Reg.a Cam.a la parte delli utili, giusto il convenuto ne Capitoli delle loro Patenti, e percio usate sopra tal affare le proprie diligenze, si nella Cancelloria che nell’Archivio, che portarono qualche dilazione di tempo hò ricavato nelle scritture di questo, che nell’anno 1658, alli 24. decembre fu data facoltà ò sia proroga della gia concessa al Cavagliere frà Giorgio dadda di poter per altri sei anni far lavorare nelle miniere della Valsesia pagando ogni anno alla Reg.a Cam.a in luogo della vigesima, decima lire seicento.
Che nel 1665. alli 28 Aprile per altri sei anni, fosse data simile concessione à Franc.co dadda erede di d.to Cavagliere, pagando lire trecento all’anno.
Che nell’anno 1668. à 15. Novembre fosse concessa facoltà à favore di Giulio Cesare Giulio di Varallo di poter far lavorare le miniere situate nelle Montagne della Valsesia, con diversi patti, et conditioni, e frà gli altri al Capitolo secondo di tenore Che per anni quattro per rispetto del piombo, et altri metalli inferiori, et d’anni due per rispetto dell’oro, et argento, tutto l’utile che si ricavasseda d.te minere fosse di d.to Giulio, a contemplatione delle gravi spese, che si ricercavano quali termini passati fosse tenuto d.to Giulio pagare al Reg.o Fisco la metà della decima dell’utile, che se ne ricava.
Che nell’anno 1670. à 29 genaro fosse concessa simile facoltà à Giuseppe Ant.o Forti d’Orta, e suoi Partecipi, Eredi e Successori di poter far lavorare le minere de metalli nella Montagna di Camona del dominio del […] Comune di Domodossola, con Capitolo secondo frà gli altri, in tutto simile al sopradetto dal Giulio.
Ne dalli atti appare d’esser stata pagata la metà di d.ta decima.
In seguito di cio communicate tali notizie alli Rag.i Gnali hà da questi sentito, che le Miniere d’Alagna sono le ultime, da quali questa Reg.a Cam.a ne ricavava annua recognitione, rissultando cio anche da una loro informatione de 20. Marzo 1702. fatta sopra memoriale di don Giorgio e Cap.no Gerol.o Maria fratelli dadda, esser stata affittata la concessione di far lavorare le sud.te Miniere, dall’anno 1674. al 1676. in raggione de 3456. all’anno dal 1678. al 1680. in raggione de 3180 dal 1681. al 1684. in 3450; e dal 1685. avanti tutto 1701. averne ricavato la Reg.a Cam.a a 3100. all’anno. in conformità della convenzione seguita col Cap.no Gerol.o Maria dadda, asserento di med. Rag.ti Gnali, che il pagam.to delle d.te annue 3100. continuò sino per tutto il 1706. ch’è poi cessato col passaggio della Valsesia nel dominio di Sua Alt.za R.le di Savoia.
E questo è quanto. Milano 19. Genaro 1720.
Joani Bas La Stanville… (Figura 10 e Figura 11).

A.S.M. Commercio p.a. Cart. 220 fc. Valle Anzasca, doc. II agosto 1725

2 Ag.o.1725.
In occasione della Visita fatta a Visitatori delle Mappe della Vogogna e Valle Anzascha mi è riuscito nell ricognoscere d.o Paese: da cavare con destrezza e segretezza senza minima pubblicità li seguenti importante notizie, li quali stimo di mio preciso obligo, e per maggiore servigio di S. M. C. e C. da ponere sotto il purgatiss.mo occhio e sempre rettiss.mo riflesso di V. S. Ill.ma.

  1. Nel Territorio di Fumarco Giurisd.ne di Vogogna mi viene assicurato essere due Bocche o sian Cavi di Miniera d’Oro, ed altra Miniera di Piombo, dalla quale ho portato anche meco un piccolo pezzo di Minera per prova, aspettando da persona fidata quanto prima del minerale anche delle altre due d’oro.
  2. a Ciolo Valle Anzascha o sia Monte S. Carlo mi è stato assicurato esser altra Bocca di Miniera d’oro, nella quale tuttavia per adesso non si lavora avendo il feudat.rio volsuto essigere troppo dal huomo ignorante che la lavorava.
  3. a Prequartero Valle anzascha è una Miniera d’oro, che passa per la più richa e della quale ho portato meco anche un picholo pezzo di Miniera e veduto lavorare nell Suo Molino la sabia sola col Mercurio. Sono stato assicurato da persona sicura e degna di fede che l’Impresario benche non troppo esperto ne ricavi più di tre doppie al giorno dei quali il feudat.rio ne tira un terzo netto e li altri 2/3 restino al impresario un tal Giac.mo Rabaietti Sindico della Valle per il suo utile e le spese.
  4. In Macugnaga Valle Anzascha vi sono altre Bocche n°. 4. d’oro e li loro Molini li quali tutti quattro lavorano quotidianam.te con Mercurio, di due delli quali ho portato meco miniera e sabbia essendo stato personalm.te dentro. due di dette Bocche hà in impresa il sod.o Rabaietti, la terza un altro Rabaietti antonio, e la quarta un tal Lanti. pagano un terzo netto al feudat,rio e godono il restante per le spese e loro utile.

            Le spese consistono ne Operaij per cavare la miniera, li loro Utensili, Polvere, ponti, Molini e Mercurio etc. Come nella spesa della portatura del minerale dalla Bocha sino a basso a Molini a riva del fiume Anza, e cio Sopra le teste delle donne, per la distanza di circa 2 miglia di Discesa precipitos.ma alle quale Donne si pagha un Soldo per lira di peso.
Il feudat.rio tira il terzo netto computato nella migliore riuscita esperimentata, senza curarsi se li operari, e portatura sia più o meno cara, per ragione del tempo, stagione e siti etc.
De tutti li impresarii Giacomo Rabaietti e meno ignorante delli altri che non sono che paesanni inesperti in tal mestiere e non ne hanno altro lume che quanto ch’anno cavato dal d.to Rabaietti.
Una Persona degna di fede m’ha pure assicurato essere altra Miniera di Cristallo di Rocca nella Valle Bugnancha, della quale m’ha anche data un pezzo pero de piu rozzi, dice che lavora di presente senza tutta via poter accertatam.te dirmi da chi vienne essere goduta.
Questo è quanto stimo di mio obbligo per puro zelo dell Magg.r Servizio di S. M. C. e C. a raguagliare con tutta segretezza a V. S. Ill.ma alla quale colla solita venerazione e rispetto m’inchino.
di V. S. Ill.ma
Milano 11 d’agosto 1725
Umil.mo ed Obbl.mo Serv.re
 il Barone d’Engelhard… (Figura 13 e Figura 14)

A.S.M. Commercio p.a. Cart. 220 fc. Valle Anzasca, doc. 28 nevoso anno 9.

26734 – IR XV Rub 8 Miniere Agogna Campioni
Libertà                                                                                                                                                                                                    Eguaglianza
Valle Anzasca
Al Cittadino Ministro dell’Interno
Il Cittad.o V.e Commissario del Governo Rossi ha diretto una lettera al Citt.o Can.o Rabbaglietti Vic.o Gen.le della Curia Vescovile di Novara la quale fummi inviata per espresso dal sullod.to Citt.o Rabaglietti come Porzionario nelle sue miniere, essa lettera pero è concepita ne seguenti termini, cioè-

Novara 10 Nevoso anno 9°. Rep.o
Il Comm.o di Governo presso il Dipart.to dell’Agogna al Citt.o Canonico Rabbaglietti V.S.
Il nuovo ordine del Ministro dell’Interno m’incarica di attivare la produz.e di tutti i Documenti, ai quali appoggiano li concessionarij delle Miniere, la loro ragione, e vuol poj che loro si prefiga una termine, trascorso il quale scriva che siansi presentati li detti documenti s’intenderanno decaduti da qualunque diritto sulle Miniere istesse, che riterrà devolute alla Nazione.
Convien pertanto Cittad.o, che non più tardi di tre Decadi mi produciate per copia autentica, ogni e qualunque Carta su cui si appoggia, ed ha relazione il contratto, in forza del quale vi vennero dal Gov.o Piemontese cedute le Miniere da voi esercite.
Una vostra mancanza a tal riguardo mi cagionerebbe il dispiacere di farvi decadere senz’altro da qualunque diritto, che competere vi possa sulle medesime, tale precisamente essendo la Superiore volontà.
Per il Comm.o di Gov.o
V. Rossi

Del che io sottoscritto Porzionario informando con schietta sincerità voi cittadino Ministro vi diro, che il Governo Piemontese non imponeva alcuna altra autorevole intimazione sulle Miniere di Vall’Anzasca, sennonche l’inibizione d’esportar fuori stato il metallo, o sia l’oro che si ricava.
Queste Miniere dipendevano soltanto dalla Casa Borromea, quale non esiggeva, che il sol diritto di signoraggio.
I Mineralisti, dopo d’aver notificato una Miniera a detta Casa, od a suoi Agenti, questa veniva da essi liberamente coltivata e contrattata come cosa propria senza impedimento veruno de’ Borromei ne di Governo alcuno.
Giovami sperare, che prenderete in una indifferente considerazione quella dubbiosa alternativa contingente che da queste se ne perceve, oltre di che, ridotte quasi dette Miniere ad una totale sterilità, ed esaurimento, decadono per lo più le speranze dè stessi Proprietarij, e giornalieri.
Con tale precisa informazione ho ‘l vantaggio d’augurarvi rispettosam.te.
Vanzone 28 nevoso an.o 9 Rep.o
Salute e Considerazione
Gius.e Albasini

Annotazione sul retro …Milano 3 ventoso anno 9 – Si unisca agli antecedenti – Il Ministro dell’Interno – Pancaldi – Massa Seg... (Figura 15).

A.S.M. Commercio p.m. cart. 216 Ossola; doc. 4 fruttid. anno IX

Libertà                                                                                                                                                                                                  Egualianza
Al Cittadino Ministro
di Finanza Generale
Progetto

del Cittadino Cadorna Giuseppe Ant. di Vogogna Distretto di Domodossola, Dipart.to dell’Agogna 
Per mettere senza spesa la Finanza a portata di rilevare in breve, se possa convenire alla Nazione lo scavamento delle miniere d’oro nell’Ossola; o a quali canoni si possano assoggettare gl’intrapprenditori degli scavi.

Avv.o Prelli per Cadorna
= 4. Fruttif. an. IX
Rimesso al Ministro dell’Interno come oggetto dipendente sui di lui attributi; invitato a comunicare a suo tempo le risultanze del Progetto in quanto potessero interessare le ispezioni di Finanza Il Minist. di Fin….

(seguono varie firme, date e protocolli)

Libertà                                                                                                                                                                                                        Egualianza
Repubblica Cisalpina 
Cittadino Ministro
Il Cittadino Giuseppe Antonio Cadorna di Vogogna Distretto di Domodossola Dipartimento dell’Agogna, riflettendo quanto debba interessare un Repubblicano Governo il ramo delle miniere di quel metallo, ch’è destinato a preferenza d’ogn’altro a rappresentare le merci tutte, che puonno cadere nel civile commercio, e quanto ad tempo debba riuscirgli difficile e costoso il prenderne una cognizione tale, che servir possa di base ad un calcolo di approssimazione onde bilanciarne il verisimile prodotto, crede di fare cosa grata a voi, Cittadino Ministro, e sommamente utile alla Repubblica col presentarvi un progetto, mercè del quale senza rischio, senza dispendio, e coll’uso soltanto di una parte di ciò che dovrebbe pur entrare nel pubblico erario, ma non vi entra in realtà sarà presto a portata la vostra Finanza di giudicare, se sia del pubblico interesse il richiamare alla Nazione lo scappamento delle miniere dell’oro già conosciute nei Monti dell’Ossola; o a quali patti e condizioni almeno possano locarsi quelle opere a moderni e successivi intrapprenditori.
Egli è già qualche secolo che di quando in quando si è dato mano al travaglio de’ filoni d’oro che trovansi sparsi per què monti; ma l’imperizia in parte, e in parte l’astuzia degl’inventori, il di cui interesse esigge il massimo segreto sul vero prodotto, ha fatto sempre riguardare quelle miniere con occhio d’indifferenza, e riputarle di poca o niuna entità
Il Governo di Torino però entrato in qualche sospetto ma persuaso dalla propria esperienza della facilità con cui gli scavatori deludono ad occhi veggenti il più esperto mineralogista, che vi si rechi di passaggio a visitarne i lavori, ha preso una mezza misura, la quale senza punto chiarire l’importante oggetto gli ha procurato però il momentaneo piacere di vedere qualche pezzo d’oro di non lieve considerazione, e di concepirne, sebben in vano, lusinghiere speranze all’avvenire.
Sanzionò sotto gravi pene, che a niuno fosse lecito l’esportare l’oro fuori di Stato, dovendosi tutto versare contro pagamento nella regia Zecca, ciocchè indusse il fu Capitano Testoni investito delle miniere di Macugnaga a presentarne una massa, che ritenne poi per qualche giorno esposta alla pubblica ammirazione
Impose pure a chiunque si trovasse autorizzato a scavare miniere di regio diritto di doverne pagare la decima alla regia finanza; ma non si curò poi di prescrivere un modo certo di verificarne l’entità, ed assicurarne la contribuzione.
Eppure la percezione interinale delle decime bene organizzata ed esattamente eseguita, ora che abolita la feudalità ritornano alla Nazione i cosiddetti diritti regali e fiscali, produrrebbe il ricercato effetto.
Alla retta organizzazione della percezione delle decime per il divisato oggetto rendesi necessario
1° Un soggetto pratico della località, dimorante abitualmente in luogo, dotato cognizioni analoghe ai multiplici lavori delle miniere col nome d’Ispettore, di Sovrintendente, Vegliante, Delegato, Assistente, o altro qualunque che ne indichi l’autore voleincombenza.
Dall’assistente devono necessariamente dipendere i così detti Caporali, che sogliono presiedere ai lavoratori; e quindi non potranno eleggersi o destituirsi dagli intrapprenditori, che con appovazione di quello, mi sarà eziandio facoltativo il destituirli in caso d’infedeltà, o d’insubordinazione.
Potrà quindi l’assistente chiamare a sè una volta per decade i singoli caporali, e farsi rendere conto del numero delle mani d’opera, dello stato dei lavori, della verosimile quantità di materia portata ai molini, da qual massa questa siasi tratta, quanto fondo abbia prodotto atto alla separazione
E siccome quest’ultimo travaglio egli è il più di tutti in teressante e geloso, e che quindi dagli intrapprenditori si suol fare nelle più dense tenebre e lungi da occhio qualunque indagatore, sarà perciò sotto gravi pene vietato il farlo senza l’intervento dell’assistente medesimo, o di persona a lui benevisa.
L’uso di tali discipline metterà l’Ispettore a portata non solo di esiggere nella precisa quantità la decima dell’oro purgato ed assicurarne alla Zecca il rimanente da esservi versato dagli intrapprenditori, contro pagamento, ch’è l’oggetto apparente del dl di lui Ufficio, ma di tenere eziandio un’esatto registro in via di tabelle almeno della quantità delle mani d’opera, dei progressivi lavori, e del vero prodotto delle varie miniere onde abiilitare tra pochi anni la finanza a calcolare, avuto riguardo al verosimile consumo d’istrumenti, di olio, di polvere, di mercurio e simili, se possano convenire tali lavori alla Nazione, o a quali canoni possano equabilmente assoggettarsene gl’Intrapprenditori. La di lui comunicazione col mineralogista nazionale potrà eziandio contribuire agli occorrenti esperimenti. L’indennizzazione di questo Ispettore per non esporre il pubblico errario alla certezza di un peso nell’incertezza dell’e sito, potrebbe fissarsi per un triennio sulla metà, o per un novennio sul terzo delle decime da percepirsi.
Sarà ben contento il Cittadino Cadorna, se Voi, Cittadino Ministro, troverete di qualche maniera plausibile il di lui progetto; come recherassi a gran ventura se trascelto alla esecuzione, gli darete occasione di praticare nella sufficienza del suo patrimonio quei lumi che la domestica esperienza non del tutto poiva di teoria gli ha procurato, essendo nato da Padre, che fu longo tempo Intrapprenditore delle miniere di Macugnaga.
Salute e Rispetto
Avv.o Prelli per Cadorna  Giusepp’Antonio…(Figura 16, Figura 17 e Figura 18)

Questo articolo fa parte di una serie di scritti presenti sul sito relativi all’oro, alla sua natura e presenza in Italia Settentrionale, con particolare riferimento ai giacimenti ed alle miniere della Valle Anzasca (VCO).

…In Macugnaga Valle Anzasca vi sono delle Bocche … d’oro e li loro Molini … lavorano quotidiana.te col Mercurio…

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