Risultati di Ricerca per: luni

Il Macramé. Appunti su un’eccellenza ligure (III)

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Arte del ricamo e del macramè. Iniziata come passatempo dei marinai è diventata un fiore all’occhiello dell’artigianato artistico.
Apprezzata da subito per la leggerezza artistica si è diffusa fino a creare un indotto diffuso nella Liguria Orientale, da Genova al Tigullio, in particolare. Mani ruvide dedite alla casa ed all’orto hanno creato sospiri di pizzo. Una storia che viene da lontano, simbolo d’arte, opulenza e lusso, ridotta ormai a ricordi sui mercatini…

Il Macramé. Appunti su un’eccellenza ligure (II)

Copertina

Arte del ricamo e del macramè. Iniziata come passatempo dei marinai è diventata un fiore all’occhiello dell’artigianato artistico.
Apprezzata da subito per la leggerezza artistica si è diffusa fino a creare un indotto diffuso nella Liguria Orientale, da Genova al Tigullio, in particolare. Mani ruvide dedite alla casa ed all’orto hanno creato sospiri di pizzo. Una storia che viene da lontano, simbolo d’arte, opulenza e lusso, ridotta ormai a ricordi sui mercatini…

Il Macramé. Appunti su un’eccellenza ligure (I)

Copertina

Arte del ricamo e del macramè. Iniziata come passatempo dei marinai è diventata un fiore all’occhiello dell’artigianato artistico.
Apprezzata da subito per la leggerezza artistica si è diffusa fino a creare un indotto diffuso nella Liguria Orientale, da Genova al Tigullio, in particolare. Mani ruvide dedite alla casa ed all’orto hanno creato sospiri di pizzo. Una storia che viene da lontano, simbolo d’arte, opulenza e lusso, ridotta ormai a ricordi sui mercatini…

Archeofoto

Archeofoto Liguria al tombolo: 1. Rapallo di Marco DEL SOLDATO Selinunte, gioiello Megarese di VII secolo a.C. di Marco DEL SOLDATO Alta Val Graveglia fra scorci mozzafiato, archeologia e antiche miniere di Emery VAJDA Lavagna e la sua Torre nel XIII secolo (Leggi l’articolo completo) L’isola del Tino, l’isola di San Venerio: un culto, un […]

Cassana, centro stradale e strategico

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Cassana, presso Borghetto, è in insediamento d’altura, un tipico castellato ligure, poi divenuto importante sito strategico. Da castellano a castello e torre di presidio brugnatese. Decaduto il castello fu edificata sulle sue rovine la chiesa di fondazione degli abati-ordinari di Brugnato. Restano indizi dell’originaria fortezza (come in molti toponimi locali). E restano anch sule muro della porta laterale, alcuni stemmi dell’abbazia, come in altre chiese d’istituzione abbaziale. Ma anche qui non mancano le interpretazioni esoteriche ed i riferimenti al passaggio dei Templari…

San Lorenzo de Carpiono e… la farfalla dorata (II)

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Un luogo di culto cristiano, ma anche di rifugio dalle incursioni piratesche. Probabilmente annesso ad un piccolo villaggio. Poi l’abbandono e l’oblio… fino alla riscoperta casuale per la manifestazione di un evento naturale, ma asservito a bizzarre teorie

San Lorenzo de Carpiono… (I)

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Un luogo di culto cristiano, ma anche di rifugio dalle incursioni piratesche. Probabilmente annesso ad un piccolo villaggio. Poi l’abbandono e l’oblio… fino alla riscoperta casuale per la manifestazione di un evento naturale, ma asservito a bizzarre teorie

Sale, Via del Sale, Magazzini del Sale, Casa del Sale, sale bollito…

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Il sale, una polvere bianca che ha cambiato la vita dell’uomo.
Col sale ha potuto conservare il cibo. Ha conservato il latte facendo il formaggio, la carne ed il pesce mettendoli sotto sale, ha reso sapidi i cibi sciapi.
Una ricchezza divenuta preziosa merce di scambio. Ha condizionato commerci e alleanze, guerre e neutralità. Oggi è solo sale, una banalità, una saporita normalità che troviamo in ogni spaccio sperduto nelle campagne ed in ciascun supermercato. Ne abbiamo perduto il senso del suo potere e della sua ricchezza.

Lagora e Lagora (III)

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Una diatriba sull’acqua dello Sprugolotto Cozzani
Il secondo Lagora
Le alluvioni storiche nella valle del Lagora
Le esondazioni novecentesche del Canale Lagora (e non solo)
Canale Lagora, un ambiente (ancora) a rischio

Lagora e Lagora (II)

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Un’esondazione del Lagora nel 1767?
I mulini della valle del Lagora. La valle dei mulini
Immagini della valle del Lagora e la piana di Spezia a cavallo della metà dell’Ottocento
Spiagge, acquitrini, stagni non solo nella valle del Lagora
La Valle del Lagora
Effetti collaterali
Lo Sprugolotto Cozzani e il dramma di via De Nobili

Lagora e Lagora (I)

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Il Lagora prima del Lagora – Un’immagine emblematica del Lagora – Un precedente dell’Arsenale: il “darsenale sforzesco” – Un ardito progetto seicentesco che avrebbe sconvolto il Golfo – Dopo il “darsenale sforzesco” l’intuizione militare di Napoleone

Antonio Cesena e Varese (Ligure): noterelle di storia e di ambiente

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Copertina – Il castello a Varese Ligure in Val di Vara. Emblema della città, fu, fra gli altri, dei Landi, passò alla Repubblica di Genova, alla famiglia Rossignotti e in lascito, al Comune. Antonio Cesena, un cronista controverso Antonio CESENA nacque a Varese (Ligure) all’inizio del XVI secolo, secondo HEARN, BALZARETTI e WATKINS (2015) il 15 giugno […]

Legna, carbone, carbonai

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Settembre, si avvicina l’inverno… Ultima opportunità per cercare e recuperare legna dalle spiagge (dopo le mareggiate estive) o dal greto dei fiumi (dopo le alluvioni autunnali). Una tradizione, ma per uso personale è ancora possibile nonostante le pastoie burocratiche.

Panchina, una risorsa misconosciuta (parte seconda)

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Un’antica risorsa per l’edilizia in Magna Grecia, ma anche per Etruschi e Romani. La fortuna della roccia panchina sono state le sue caratteristiche, la facile lavorabilità, ma soprattutto la sua presenza strategica. Lungo le coste (Sicilia meridionale, Toscana, Calabria) è spesso molto diffusa. in altri casi, come a Volterra, era vicina.
Poi, improvvisamente, è caduta nell’oblio, anche nelle cronache geologiche.

Panchina, una risorsa misconosciuta (parte prima)

Copertina

Un’antica risorsa per l’edilizia in Magna Grecia, ma anche per Etruschi e Romani. La fortuna della roccia panchina sono state le sue caratteristiche, la facile lavorabilità, ma soprattutto la sua presenza strategica. Lungo le coste (Sicilia meridionale, Toscana, Calabria) è spesso molto diffusa. in altri casi, come a Volterra, era vicina.
Poi, improvvisamente, è caduta nell’oblio, anche nelle cronache geologiche.

La Pietra di Luna

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Copertina – LUNAE, Base con dedica a LUNAE, in Marmo Bardiglio (I sec. aC) Reading Time: 8 minutes Prologo Si terrà oggi a Chiavari, presso il Museo Archeologico Nazionale (via Costaguta, civ. 4) una presentazione della mostra La Pietra di Luna, Il marmo di Luni e l’Impero romano,  È ’l’evento culturale più significativo del momento.Ne […]

Portus Lunae: certezze e incertezze. Indizi, disegni, mappe, prove. Aggiornamento.

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Il Portus Lunae è citato dai classici. Era un porto della flotta romana partita da Pisa alla conquista dei Luguri. Poi, con la colonia, la prima ricerca di materiali ornamentali per arricchire la città. Ecco un Portus Lunae piccolo, ma sufficientemente efficiente per il trasporto dei primi marmi dal Promontorio Orientale della Spezia. Infine, la scoperta del bacino marmifero apuano ed il business del Marmo Lunense. La nuova necessità di un porto commerciale…

Marmi greci antichi

Copertina dell'articolo

I marmi della Grecia. I marmi greci, materia, risorsa geologica, scultura, arte.
Una grande quantità di materiali. Dai marmi come definiti dalla geologia e petrografia, alle brecce. Tutti litotipi con caratteristiche particolari. Manufatti rimasti nella storia dell’arte e che hanno lasciato un segno profondo nella storia dell’arte di non solo greca.

Villa del Casale: fasto aristocratico, finestra di storia e costume

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La villa tardo-romana del Casale (IV secolo) di Piazza Armerina. Una splendida costruzione aristocratica arricchita di fantastici affreschi e, soprattutto, pavimenti a mosaico. Alcuni di dimensioni estremamente inconsuete. Scene di vita e soprattutto svago: dalla caccia alla pesca, dagli sport alle gare. Rappresentazioni fantasmagoriche di situazioni e momenti anche molto particolari.

Marmo classico, marmo greco, marmo romano, pietra rara

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Il fascino del Marmo, il Marmo classico Lunense o Apuano. Bianco e statuario. Ma quanti altri marmi. Il Marmo di Punta Bianca. E poi i non Marmi: le brecce, i calcari, le ofioliti, fino alla Pietra Paesina. Belli, lucidatili, lavorabili, originali, ornamentali, materie d’arte. Sono un’infinità. Talvolta piccoli giacimenti sfruttati in una sola cava. Ma ne restano i nomi evocativi e le opere.

Portus Lunae: certezze e incertezze. Indizi, disegni, mappe, prove.

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Il Portus Lunae è citato dai classici. Era un porto della flotta romana partita da Pisa alla conquista dei Luguri. Poi, con la colonia, la prima ricerca di materiali ornamentali per arricchire la città. Ecco un Portus Lunae piccolo, ma sufficientemente efficiente per il trasporto dei primi marmi dal Promontorio Orientale della Spezia. Infine, la scoperta del bacino marmifero apuano ed il business del Marmo Lunense. La nuova necessità di un porto commerciale…

Filo e fuso: l’antica arte di filare la lana (con aggiornamenti)

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Filo e fuso: l’antica arte di filare la lana. Dall’iconografia alle fonti storiche, dalla cultura materiale all’archeologia sperimentale.
E poi a ricerca è continuata. Sono stat trovate molto foto che mostrano le differenti fasi del lavoro in località e con strumenti anche lievemente differenti. Ma c’è un Fil Rouge che unisce il tutto ed è l’orgoglio fare uno dei tanti lavori femminili, fondamentali

Lagorara: 5000 anni fa una cava di diaspro (ma anche noduli e miniere)

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La valle Lagorara si trova in comune di Maissana, nell’entroterra fra il Tigullio e lo spezzino. È una valle profonda, misteriosa e suggestiva. È dominata dai monti Porcile, Verruga e Scogliera. Dal punto di vista ambientale è dominata della altissime pareti a strapiombo di uno dei più vasti affioramenti di diaspri. I Diaspri di Monte Alpe della letteratura geologica.
Ma in valle Lagorara si trova la più antica, longeva (per durata di attività) e ampia cava di diaspro e radiolarite conosciuta. In Liguria Orientale non si trova l’ossidiana ed è rara la selce, rocce adatte alla preparazione dei più antichi utensili usati dall’uomo. Ma in Valle Lagorara ci sono diaspri, selci a radiolari e radiolariti. Sono rocce molto particolari ed essenzialmente silicee. Questa loro caratteristica è stata riscontrata e sfruttata anche dall’uomo che, cinquemila anni fa, ha scoperto l’affioramento di Valle Lagorara ed aperto la cava. E nel frangente ha perfezionato le tecniche estrattive e di scheggiatura. Basti pensare che gran parte dei mazzuoli per l’estrazione del diaspro sono di eclogite, una roccia la cui presenza più prossima è nel ponente ligure.

Il leoncino sul capitello figurato del chiostro dell’isola del Tino

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Un unico capitello figurato nel chiostro dell’isola del Tino: un leoncino, poi una rosetta ed un fiore su lungo stelo in mezzo a fogliami. Un pezzo unico. Le analisi petrologiche hanno indicato che il capitello è stato realizzato da un blocco di marmo aprano. Un riuso? Un elemento realizzato sul posto? In realtà, non c’è grande impiego di marmo apuano sui monumenti dell’isola. Un’importazione?
Sono stati cercati confronti, ma…

Lavandaie (Bugàixe) e lavatoi (a-i tréuggi)

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Una lettura casuale riporta alla mente immagini dell’infanzia. La mia nonna, Gina, che sovrintendeva al lavaggio delle lenzuola: acqua bollente nella tinozza dove erano le lenzuola e la soda. E girare, rimestare, girare, rimestare e… ancora acqua bollente… un rito più che un bucato. E poi stendere fuori, all’aria di Firenze… Oggi quelle lenzuola profumano ancora di sole, di brezza, di pulito, di Firenze, di anni Cinquanta… di gioia…

Val Graveglia Mineraria: il rame (II parte)

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Copertina – Le principali mineralizzazioni cuprifere della Val Graveglia (modificato da BURCKHARDT e FALINI, 1956). Reading Time: 18 minutes La Miniera di Monte Bardeneto in Val Graveglia nel Cinquecento Il giacimento della Val Graveglia del quale si hanno riscontri storici più antichi è sicuramente quello di Monte Bardeneto, presso l’abitato di Nascio (Figura 9).Il 12 […]

Val Graveglia Mineraria: il rame (I parte)

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Copertina – Le principali mineralizzazioni cuprifere della Val Graveglia (modificato da BURCKHARDT e FALINI, 1956). Reading Time: 18 minutes Giacimenti di rame in Val Graveglia Le mineralizzazioni cuprifere della Val Graveglia sono state oggetto di ricerca e sfruttamento in epoche diverse, anche antiche.Si pensi che nella stessa regione di Gambatesa sono stati cercati minerali di […]

Studio gravimetrico della Miniera di Gambatesa (1968)

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Nel 1968 la miniera di Gambatesa era ancora in piena attività. Il giacimento manganesifero era molto conosciuto ed oggetto di studi da parte di università italiane e straniere.
Nello specifico si interessò di Gambatesa anche l’Università di Losanna che chiese ed ottenne il permesso di eseguire uno studio gravimetrico sperimentale. Fu scelta l’area di Visagna e specificatamente quella del Monte Comunella per la sua posizione rispetto alla lente maggiore in coltivazione.
Seguirono approfondimenti mediante carotaggi ed una revisione critica dei dati sperimentali.

L’isola che non c’è…

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Una parte di Sestri Levante, quella prospiciente al porto, oggi è una penisola. Ma nella leggenda, nell’immaginario collettivo ed in una sorta di storicità distorta Sestri era una penisola. Qualcuno sostiene che quando ci sono le mareggiate ed il mare ricopre piazza Sant’Antonio è la dimostrazione che Sestri er un’isola. Forse è cosi… o forse no… Del resto qualcuno sostiene anche che il monte di Portofino era un vulcano…

Val Graveglia mineraria: le risorse geologiche

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Le prime necessità dell’uomo sono state l’acqua ed il cibo. All’inizio erano disponibili ambedue raccogliendole. Ma poi, soprattutto il secondo, con la scoperta del fuoco doveva essere recuperato con altri mezzi. La caccia necessitava di utensili e, altrettanto, la macellazione e la concia delle pelli. E poi la difesa e l’offesa, la necessità di nuovi ripari e rifugi…
Quindi è stato necessario imparare a conoscere l’ambiente, riconoscere ciò che poteva essere utile ed imparare a produrlo modificando, in vari modi e sempre di più, ciò che era e diventava disponibile.
Imparare a conoscere i materiali… le risorse geologiche.