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Antonio Cesena e Varese (Ligure): noterelle di storia e di ambiente

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Copertina – Il castello a Varese Ligure in Val di Vara. Edificato dai Fieschi passò ai Landi, alla Repubblica di Genova, alla famiglia Rossignotti e in lascito, al Comune. Antonio Cesena, un cronista controverso Antonio CESENA nacque a Varese (Ligure) all’inizio del XVI secolo, secondo HEARN, BALZARETTI e WATKINS (2015) il 15 giugno 1507. Poco si conosce della […]

Croxetti o “corzetti stampae”, arte e cucina di Varese Ligure

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Un’arte ed una pietanza provenienti dal medioevo di Varese Ligure, dove che sono rimaste profondamente radicate nella cultura materiale locale.
Ci sono tracce di queste “lasagnette” tonde anche nel Basso Piemonte e nel Ponente Ligure. Ma a Varese Ligure hanno radici differenti. E vanno ricercate più nella cultura materiale che nella storia scritta e documentale. Una tradizione ancora viva nelle sapienti mani di un paio di artiste e di altrettanti cuochi.

Alabastro e Grotta Grande di Pignone

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L’alabastro, o meglio le concrezioni che si formano dall’attività carsica, sono state da sempre oggetto di ricerca, estrazione ed utilizzo un po’ ovunque. Anche nelle grotte più note e famose non mancano, spesso, camere di asportazione delle concrezioni che, ridotte in lastre abbastanza sottili da essere traslucide, erano destinate ad utilizzo ornamentale.
A questa “logica” non è sfuggita la Grotta Grande di Pignone (SP). Qui, già dal XVII secolo erano state notate e attenzionate, a scopo estrattivo e ornamentale, le sue concrezioni. Ma è dall’Ottocento e fino al 1955 che si hanno notizie certe della loro estrazione e commercializzazione.
Certo una risorsa per il paese di Pignone, soprattutto nel Dopoguerra, ma l’alienazione di un patrimonio naturale la cui rigenerazione potrà attendersi solo in tempi geologici.

Un’anguilla in Cattedrale

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È purtroppo ricorrente che si allaghi l’area archeologica presente sotto il pavimento della Cattedrale di Brugnato (SP). È stato molto originale che in una di quelle occasioni si sia trovata a nuotare nell’area archeologica un’anguilla. Era l’ottobre del 1998. Aveva piovuto abbondantemente e con insistenza. Le infiltrazioni alla base dell’abside medievale erano perdurate. Anche la falda si era innalzata. Ma addirittura che fosse arrivata con le infiltrazioni un’anguilla viva e vegeta era apparso straordinario!

La miniera di Rocchetta Vara (SP)

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Copertina – L’affioramento di diaspri con leccature di manganese che dal Monte Nero scende al torrente Gravegnola ed al monte Sovrani, presso Rocchetta Vara (SP). Imprenditoria spezzina della seconda metà dell’Ottocento Con l’Ottocento e la presenza napoleonica si avvia l’evoluzione industriale, sociale ed economica della Spezia. lo stimolo allo sviluppo è innanzitutto l’idea di creare […]