Risultati di Ricerca per: suvero

La Pianaccia di Suvero e la steatite

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La Pianaccia di Suvero (Rocchetta Vara) in una vista risalente all’agosto 1984, epoca dei rilievi topografici, degli studi e delle campagne di scavoi da parte della Soprintendenza Archeologica della Liguria. La Pianaccia di Suvero La Pianaccia di Suvero è il cuore di quell’ampio territorio di grande suggestione archeologica, storica e geomorfologica che si estende nella […]

Lagorara: 5000 anni fa una cava di diaspro (ma anche noduli e miniere)

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La valle Lagorara si trova in comune di Maissana, nell’entroterra fra il Tigullio e lo spezzino. È una valle profonda, misteriosa e suggestiva. È dominata dai monti Porcile, Verruga e Scogliera. Dal punto di vista ambientale è dominata della altissime pareti a strapiombo di uno dei più vasti affioramenti di diaspri. I Diaspri di Monte Alpe della letteratura geologica.
Ma in valle Lagorara si trova la più antica, longeva (per durata di attività) e ampia cava di diaspro e radiolarite conosciuta. In Liguria Orientale non si trova l’ossidiana ed è rara la selce, rocce adatte alla preparazione dei più antichi utensili usati dall’uomo. Ma in Valle Lagorara ci sono diaspri, selci a radiolari e radiolariti. Sono rocce molto particolari ed essenzialmente silicee. Questa loro caratteristica è stata riscontrata e sfruttata anche dall’uomo che, cinquemila anni fa, ha scoperto l’affioramento di Valle Lagorara ed aperto la cava. E nel frangente ha perfezionato le tecniche estrattive e di scheggiatura. Basti pensare che gran parte dei mazzuoli per l’estrazione del diaspro sono di eclogite, una roccia la cui presenza più prossima è nel ponente ligure.

Le statue stele della Lunigiana (aggiornamenti)

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Copertina – Ipotesi della fase di rifinitura di una statue stele della Lunigiana (MDS89) Uomini (e donne) scolpiti nella pietra Il 17 settembre prossimo si aprirà, presso il Museo Nazionale di Zurigo, una mostra sulle statue stele con materiale proveniente da tutta Europa. Per l’Italia saranno presenti Aosta, Bolzano, Brescia,Cagliari, Capo di Ponte, Laconi, Lucca, Merano, Reggio […]

Val Graveglia mineraria: le risorse geologiche

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Le prime necessità dell’uomo sono state l’acqua ed il cibo. All’inizio erano disponibili ambedue raccogliendole. Ma poi, soprattutto il secondo, con la scoperta del fuoco doveva essere recuperato con altri mezzi. La caccia necessitava di utensili e, altrettanto, la macellazione e la concia delle pelli. E poi la difesa e l’offesa, la necessità di nuovi ripari e rifugi…
Quindi è stato necessario imparare a conoscere l’ambiente, riconoscere ciò che poteva essere utile ed imparare a produrlo modificando, in vari modi e sempre di più, ciò che era e diventava disponibile.
Imparare a conoscere i materiali… le risorse geologiche.

Recensione libro: “Museo Archeologico Nazionale di Chiavari” a cura di Antonella Traverso

Immagine citata nel testo

1959: scoperta della necropoli predomina di Chiavari.
1960-1969: campagne di scavo archeologico condotte da Nino LAMBOGLIA con applicazione del metodo stratigrafico.
1979: primo allestimento del Museo Archeologico partendo dalla necropoli di Chiavari ed estendendosi via via alle grandi scoperte della cava di Lagorara e delle miniere preistoriche di Libiola e Monte Loreto. Ma senza perdere di vista tutte le altre realtà, dal castellerò di Uscio alla Piaccia di Suvero età….
Oggi il nuovo allestimento con un occhio particolare all’ambiente ed alle risorse del territorio, per arrivare, poi, fino al Medioevo di Chiavari. Infine la pubblicazione della guida al nuovo Museo Archeologico Nazionale di Chiavari

Le fusaiole litiche della necropoli di Cafaggio (Ameglia)

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Copertina – Alcune tombe della necropoli dell’Età del Ferro di Cafaggio (Ameglia, La Spezia) dalla quale provengono le fusaiole litiche studiate. Le fusaiole: oggetti d’uso e di prestigio Le fusaiole sono piccoli oggetti di forma generalmente conica o biconica dotate di foro assiale, anch’esso conico, bionico o cilindrico. Queste sono le forme prevalenti e più […]

Archeologia in Vallese (CH): le nuove recenti scoperte

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L’archeologia svizzera, e soprattutto quella del Cantone Vallese, si è arricchita di nuove scoperte. In quest’ottica è stata fondamentale l’assistenza ai recenti ed importanti interventi edilizi assistenza eseguita dall’Ufficio Archeologico Cantonale.
Le notizie sono state diffuse dalla stampa anche se i siti ed i reperti sono ancora in gran parte in corso di studio. Ma sulla base di quanto pubblicato è possibile una prima panoramica.

Lagorara: 5000 anni fa una cava di diaspro

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La valle Lagorara si trova in comune di Maissana, nell’entroterra fra il Tigullio e lo spezzino. È una valle profonda, misteriosa e suggestiva. È dominata dai monti Porcile, Verruga e Scogliera. Dal punto di vista ambientale è dominata della altissime pareti a strapiombo di uno dei più vasti affioramenti di diaspri. I Diaspri di Monte Alpe della letteratura geologica.
Ma in valle Lagorara si trova la più antica, longeva (per durata di attività) e ampia cava di diaspro e radiolarite conosciuta. In Liguria Orientale non si trova l’ossidiana ed è rara la selce, rocce adatte alla preparazione dei più antichi utensili usati dall’uomo. Ma in Valle Lagorara ci sono diaspri, selci a radiolari e radiolariti. Sono rocce molto particolari ed essenzialmente silicee. Questa loro caratteristica è stata riscontrata e sfruttata anche dall’uomo che, cinquemila anni fa, ha scoperto l’affioramento di Valle Lagorara ed aperto la cava. E nel frangente ha perfezionato le tecniche estrattive e di scheggiatura. Basti pensare che gran parte dei mazzuoli per l’estrazione del diaspro sono di eclogite, una roccia la cui presenza più prossima è nel ponente ligure.

Recensione Libro “I monti sono vecchi. Archeologia del paesaggio” di Roberto MAGGI

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Copertina – Immagine dell’addomesticazione della montagna. L’impiego protratto del fuoco controllato consente di costruire buoni pascoli alberati. I simboli degli antenati che proteggono la risorsa dai risentimenti della natura e informano gli stranieri che una comunità vanta su quella landa diritti derivati dagli investimenti effettuati col lavoro di generazioni (realizzazione grafica INKLINK, Firenze, da DE […]

Il Castellaro di Uscio

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Copertina – Lo scavo in corso di esecuzione nel luglio del 1983: Castellaro di Uscio, monte Borgo (Tribogna, Liguria Orientale). I castellari: insediamenti d’altura liguri Ancora alla fine degli anni Settanta del secolo scorso, Marco TIZZONI (1976) scriveva che …nonostante i numerosi scavi eseguiti nei castellari liguri, a tutt’oggi non si è ancora riusciti a […]

Levanto: il castello dei Signori di Celasco

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Copertina – Pianta e sezione schematiche attraverso la vetta del monte Bardellone ed i ruderi del castello dei Signori di Celasco (da BERNABÒ BREA, 1941) Il castello dei Signori di Celasco sul monte Bardellone Una delle comunità residenziali più antiche del territorio di Levanto è quella altomedievale raccoltasi attorno al castello dei Signori di Celasco. […]

Un’improbabile “Stonehenge” in Val di Vara

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Copertina – La Piana Damisa (Comune di Zignago, La Spezia) vista verso Sud-Est. Sullo sfondo si intravede il paese di Suvero. Foto archivio MDS, 1995 Prologo ad un’improbabile Stonehenge in Val di Vara Fra le tante storie fantasiose che vengono da lontano c’è anche quella di un osservatorio preistorico a Piana Damisa in Val di […]

Le statue stele della Lunigiana

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Copertina – Ipotesi della fase di rifinitura di una statue stele della Lunigiana (MDS89) Uomini (e donne) scolpiti nella pietra Il 17 settembre prossimo si aprirà, presso il Museo Nazionale di Zurigo, una mostra sulle statue stele con materiale proveniente da tutta Europa. Per l’Italia saranno presenti Aosta, Bolzano, Brescia,Cagliari, Capo di Ponte, Laconi, Lucca, Merano, Reggio […]

Monte Bianco: un po’ di archeologia e storia delle miniere

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Copertina: il versante sud-occidentale del monte Bianco, con il monte Lampo sullo sfondo. Foto MDS, novembre 1987. Monte Bianco: la frequentazione più antica Il Monte Bianco (Copertina) è stato oggetto di attenzione, da punto di vista estrattivo, già in passato. Sul suo versante nord-orientale sono ancora evidenti le estese coltivazioni di solfuri misti (SVM) ottocentesche. […]

I “Bricchi di Pietra Schiapata”

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Copertina: particolare della Carta Topografica dei territori di Sestri, Castiglione, Varese e Moneglia nella riviera di Levante” (sec.XVIII seconda metà) di Giacomo Agostino BRUSCO conservata presso l’Archivio di Stato di Genova. Introduzione La strada delle Pietre Schiappate è parte di un ardito progetto settecentesco che voleva collegare il Bracco con Varese Ligure. Sulla cartografia di ANONIMO, conservata presso […]