20 novembre 1637. Terremoto a Chiavari

Copertina

Copertina – Giotto, morte del fanciullo di Suessa. Basilica inferiore di San Francesco ad Assisi, 1310. L’affresco del transetto destro riproduce dettagliatamente i meccanismi di collasso dell’edificio in muratura danneggiato dal sisma.

Prologo

Si sa, l’Italia è un paese sismico.
Gli eventi ed i ricordi sono nella memoria di tutti. Così i terremoti più o meno intensi e le paure più o meno grandi. Chi non è mai uscito di corsa da casa dopo una scossa sismica?
La storia e la cronaca italiane sono piene di queste memorie. Le memorie di sismi avvenuti sono rimaste impresse nei monumenti (Selinunte) e nell’arte (Giotto in copertina). Talvolta ne mancano le prove.
La ricerca geologica ha identificato numerose strutture sismogenetiche, cioè in grado di liberare forti energie molto velocemente e così generare i terremoti. Una fra tutte è l’area di subduzione presente ed attiva fra la Sicilia e la Calabria.
In Liguria è vivo nella mente il ricordo del rovinoso sisma che si è abbattuto sull’imperiese fino ad Albenga la mattina del 23 febbraio 1887 e che è stato fortemente risentito anche in Lunigiana.
Meno nota è la presenza di strutture potenzialmente sismogenetiche al di sotto delle pianure alluvionali costiere dell’Entella (Figura 1), del Ghiararo (Figura 2) e del Magra-Vara. Strutture ad horst e graben (alti e bassi strutturali compresi tra faglie) probabilmente ormai inattive…

Anno 1332, mezzogiorno: il sacco di Rupinaro

In faccia pertanto del mezzo-giorno sull’estesa pianura, che vi ha lasciato col suo ritirarsi il mare, e fassi sempre maggiore, sorge in bell’aspetto la Città di Chiavari… Adornata …da levante, e da ponente di due grossi Borghi, o vogliamo dirli Suburbj, chiamato il primo Capo Borgo, e il secondo S. Giacomo dell’Arena (Figura 3), ora volgarmente Rovinà… (DELLA CROCE, 1759, nota c di p. 6).
Le ragioni del toponimo popolare vengono chiarite, dall’Autore, nella nota a piè di pagina: …Perché nell’anno 1332 dall’Armata Catalana saccheggiato, e bruciate molte case, e manomesso il Monastero di S. Eustachio, cui per altro restituirono la preda ecc. Giustiniani sotto un tal’anno… (DELLA CROCE, 1759, p. 6).
In pratica, sembrerebbe che il toponimo popolare Ruinà sia da mettere in relazione ai saccheggi ed alle distruzioni fatte dagli Spagnoli. Anche San Giacomo fu distrutta e ricostruita nel 1387 dai Da Vignolo. Probabilmente la scorribanda fu una ritorsione per l’aiuto fornito dai Doria ai Pisani che tentavano di difendere i loro possedimenti in Sardegna, dagli attacchi dei Catalani.
Tuttavia, la chiesa di …S. Giacomo di Rupinaro, dal nome del vicino torrente che vi scorre, (era) chiamata altre volte della Rena, ha buoni quadri del Palmieri, di Bernardo Castello, e del Galeotti, e vi è degno d’osservazione l’altar-maggiore in marmo scolpito dallo Schiaffino… (DE BARTOLOMEIS, 1847, p. 1020).

Il terremoto del 20 novembre 1637

Saltiamo tre secoli e giungiamo al 20 novembre 1637.
Il principale riferimento al sisma accaduto questo giorno è del CASALIS (1837).
…1637, 20 novembre. Tremuoto in Chiavari, gran terrore, essendo cosa insolita, lieve danno… (CASALIS, 1837, p. 688).
Altri riferimenti sia in letteratura che nelle cronache, sono molto più vaghi. E questo, probabilmente, per la ricordata mancanza di danni rilevanti. Così, ad esempio, lo STEFANI (1819-1861): …Chiavari (…) Nel 1637 venne danneggiata dal terremoto, e nel 1641 dalla gragnuola... (STEFANI, 1819-1861, p. 328).

Fra gli studiosi del settore, ne accenna il MERCALLI (1897) riferendolo al forte terremoto per l’aria, avvenuto a Nizza.
La citazione del MERCALLI (1897), invero strana, fa riferimento ad una notizia non meglio dettagliata. L’accenno riferisce che …all’ora di Messa grande… (del 29 novembre 1637)si sentì in Nizza (…) un grandissimo terremoto per l’aria, essendo quel giorno sereno e tranquillo non avendo nell’aria alcun vestigio di nuvole…. Tuttavia il MERCALLI (1897) commenta che …registro come dubbio questo fatto perchè dalle parole dello SCAGLIERO non si capisce bene se si tratti di aeromoto o di terremoto…. E, soprattutto, le date differiscono di ben nove giorni…

Immagine citata nel testo

Figura 3 – L’ambiente e l’assetto di Chiavari nel XIV-XV sec. (DEL SOLDTO, 1988).

Una notizia controversa

La notizia rimane dubbia anche sui più recenti database sismici. Rimane sempre indicato Chiavari come epicentro (Figura 4 e Figura 5), con un valore di intensità fissato, prevalentemente, nel quinto-sesto grado della Scala Mercalli (circa magnitudo 4.4).
Come ricordato, la traccia più significativa è quella del CASALIS (1837).
CAMASSI, CASTELLI, CARACCIOLO, ERCOLANI e BERNARDINI (2015) hanno trovato vaghi riferimenti in un articolo del 1854 (PROST, 1855) e su un numero tardo ottocentesco del Journal de Monaco (1887). Anche …la verifica delle principali compilazioni sismologiche (BONITO, 1691; HOFF, 1840-1841; PERREY, 1848; BARATTA, 1901) che fanno uso frequente di fonti giornalistiche e di alcune compilazioni giornalistiche seicentesche (SIRI, 1642-1648; BRUSONI, 1657; GIRARDI, 1664) e settecentesche (GUENEAU de MONTBÉILLARD, 1761) non ha dato esito alcuno… (CAMASSI, CASTELLI, CARACCIOLO, ERCOLANI e BERNARDINI, 2015).
Resta comunque da escludere una connessione diretta  fra gli eventi di Nizza e di Chiavari.
Forse il sisma non è stato così intenso, con buona pace delle costruzioni fondate fra la radice della collina del Castello e la pianura alluvionale. 

San Giacomo di Rupinaro (Rovina, Ruinà)

Il toponimo popolare Rovinà o Ruinà non sembra, quindi, avere un riferimento diretto con il sisma. Tuttavia, va preso atto di altre  possibili cause. Ad esempio il sacco del 1332 e la presenza dell’importante arteria che da Borgolungo e la Porta di Rupinaro si dirigeva a Genova ed all’interno della valle. Ma più realisticamente sembra che Rovinà o Ruinà siano da correlarsi all’ambiente. Alla posizione del corso divagante del torrente Rupinaro ed all’arretramento della linea di riva.
La Parrocchiale, sotto il titolo dell’Appostolo S. Giacomo, è di spettanza de’ Sigg. Cavalieri dell’Ordine di S. Giovanni di Gerusalemme, detti di Malta (…) tiene erette diverse Compagnie, come del Santissimo Sacramento, di Nostra Signora di Caravaggio (…). Quello Borgo, che forma un Comune distinto da quello di Chiavari,   terminato dal letto di un torrente, che sebbene per la sua angustia viene giustamente appellato col nome di Fossato, non lascia di apportare colle sue inondazioni dello spavento agli abitanti, e del danno a i vicini terreni… (DELLA CROCE, 1759, p. 15).
La prima chiesa, quella del IX secolo, era dedicata a San Giacomo con l’indicazione dell’Arena per la sua vicinanza alla battigia. Più tardi è possibile che l’estensione dell’appellativo alla chiesa sia da riferire all’ambiente, oltre che alla scorribanda catalana. Possiamo immaginare una distorsione del nome da Arena in Renà e Ruinà
Rupinaro è un agglomerato esterno alla cinta muraria e di ampia dimensione. Già nel 1537 . …il Borgo nominato Ropinaro, qual cõprēde cēto novãta nove case, & le chiese di S. Giacobo, & di S.Eustachio di Rupinaro, & sopra S. Giacobo e nuouamēte fondato el monastero di S. Nicola di Tolentino, habitato da frati osservāti di S.Agostino… (GIUSTINIANI, 1537, p. 18).
E la mancata correlazione fra il sisma e la ricostruzione della chiesa di San Giacomo sarebbe suffragata, indirettamente, dallo stesso (CASALIS, 1838, p. 688) quando ricorda che …la prima pietra della nuova chiesa parrocchiale di Rupinaro, che fu compiuta in due anni… fu posata il precedente 27 agosto 1637.

Assisi, provincia di Perugia, Italia

Selinunte Beach, Castelvetrano, provincia di Trapani 91022, Italia

Chiavari, città metropolitana di Genova, Italia

Chiavari, città metropolitana di Genova, Italia

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