Il portoro de La spezia: Cava La Castellana

Il complesso estrattivo della cava “La Castellana” in una serie di foto del 1984.
Questo era costituito da tre gallerie:

  • la superiore, di ricerca, permise di individuare il banco di portoro;
  • l’intermedia (lunga circa 130m) conduceva al cantiere di estrazione ed aveva finzione di carreggio;
  • l’inferiore, anch’essa con funzione di ricerca, fu abbandonata dopo circa 200m di scavo.

Nella cava furono coltivati tutti gli strati di portoro che i cavatori distinguevano in Corsetto Marmorizzato, Scalino, Banco, Zoccolo e Sottozoccolo (in tutte le sue varietà fino a Nero con vene bianche).
Fu reperita e coltivata anche una varietà molto originale, a macchia viola, inserita nel tipo a macchia Bianca.

Il testo ed alcune immagini sono tratte da DEL SOLDATO M. e PINTUS S., Studio geologico-storico delle attività e delle tecniche estrattive nella Liguria Orientale (area compresa fra Genova e La Spezia). In: Memorie dell’Accademia Lunigianese di Scienze G. Capellini, vol. XLV-XLVII (1975-1977), pag. 61. La Spezia, 1985.